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I bambini e il sole: come proteggere la pelle dei più piccoli

By Caterina Chiarini • agosto 1, 2014 • Dermatologia

La pelle dei bambini è più delicata e sensibile di quella degli adulti, si irrita più facilmente ed è più spesso soggetta a episodi infiammatori, come ad esempio quelli provocati dall’esposizione al sole. Bisogna evitare che il bimbo si scotti e si ustioni, come può accadere quando viene esposto al sole per tanto tempo e senza protezione. È importante ricordare che il semplice arrossamento della pelle dopo una giornata al mare non è indice di abbronzatura ma è espressione di un’ustione di primo grado. La comparsa di vescicole caratterizza invece l’ustione di secondo grado. Le ripetute scottature durante l’infanzia favoriscono la comparsa in età adulta dei più comuni tumori delle pelle: basalioma, carcinoma spinocellulare, melanoma.

Ecco allora alcuni semplici ma importanti consigli per proteggere la pelle dei bambini dalle radiazioni UV:

  • Il bambino al di sotto di un anno non deve essere esposto all’irraggiamento solare intenso, ma solo poco dopo l’alba o prima del tramonto.
  • I bambini non dovrebbero essere esposti al sole nelle ore centrali della giornata, cioè tra le 11 e le 17, anche se il cielo è nuvoloso, in quanto le nubi lasciano filtrare fino all’80% delle radiazioni solari. Attenzione alle luci riflesse: molte superfici (sabbia, neve) possono riflettere le radiazioni UV.
  • La massima protezione dal rischio di scottature è rappresentata dagli indumenti: maglietta e cappellino. Indispensabili gli occhiali da sole per la protezione degli occhi e della pelle sensibile delle palpebre.
  • E’ opportuno applicare sempre un filtro solare. Nei bambini è consigliabile l’alta protezione (fattore da 30 a 50) fino a che non compare la pigmentazione cutanea, dopodiché si può passare a una media (da 15 a 20).
  • La dicitura “protezione totale” è ingannevole, perché di fatto nessun prodotto può offrire una simile sicurezza. Il filtro solare va applicato 20-30 minuti prima di esporre il bambino al sole. E’ opportuno fare attenzione a spalmare il prodotto uniformemente su tutta la cute: non dimenticare le orecchie, il naso, le labbra e la zona intorno agli occhi.
  • L’effetto protettivo di una crema solare si protrae mediamente per due ore, dopodiché si deve ripetere l’applicazione; è opportuno spalmare la crema anche più spesso se il bambino gioca in acqua o suda molto.
  • E’ prudente applicare la crema anche se il bambino rimane sotto l’ombrellone.
  • L’esposizione al sole deve essere graduale: si dovrebbe cominciare con 10-15 minuti per poi aumentare di 5-10 minuti ogni giorno. Ovviamente questi tempi possono essere superiori se la cute è ben protetta da un filtro solare efficace.
  • In caso di scottature: se la pelle è arrossata ma non ci sono né prurito né fastidio basta applicare una crema emolliente lenitiva
  • Se all’arrossamento si associano bruciore e prurito è necessario consultare il pediatra o il dermatologo che potranno consigliare eventualmente l’applicazione di una piccola quantità di crema cortisonica.
  • Evitare sempre l’utilizzo di pomate antistaminiche perché potrebbero indurre fenomeni di sensibilizzazione.
  • Se compaiono vescicole o addirittura dolore, sonnolenza e febbre il consulto medico deve essere immediato e prioritario. Le vescicole non devono essere bucate né coperte con cerotti o garze. È consigliabile evitare i rimedi casalinghi (per esempio applicazione di derivati vegetali o di albume d’uovo) che non hanno alcuna efficacia dimostrata e potrebbero indurre reazioni irritative.
  • Fino a quando la reazione (anche solo il semplice arrossamento) persiste, è raccomandabile evitare assolutamente l’esposizione del bambino ai raggi del sole.
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